realtà in(e)sistenti

Realtà In(E)sistenti

Inesistente è una parola così insipida… scomposta però può dare vita a molteplici ricchezze, proprio come i colori.

Inesistente è qualcosa che non esiste, ma come può una realtà essere inesistente? Forse solo perché nessuno la percepisce?
Esistente è la realtà inconfutabile. Ma ne siamo sicuri? Solo quella?
Insistente è tutto ciò che bussa alle nostre porte, che ci aspetta, che attende di essere scoperto, il nuovo che già esiste…
In-esistente è tutto ciò che esiste dentro, o comunque oltre l’apparenza… anche un filo d’erba può emozionare

 

Queste foto di Andrea Scarfò spingono lo sguardo al di là del vedere e del visibile e, traslando le forme, invitano ad indagare su di esse e attraverso esse su se stessi.
In queste foto, ciò che si vede non consente di riconoscere e di riconoscersi, nell’atto di ammirare la fermezza di un istante, ma, riconducendo le figure alla loro nudità, fuori dal tempo e dallo spazio, aprono in noi un campo di inquietudine e di interrogazione.

I segni che disegnano queste foto sono visioni fugaci, che, nel continuo movimento, non si lasciano catturare, non si impongono allo sguardo, non informano ma semmai deformano…
E la potenza che contengono, la potenza di condurre oltre il visibile, sta proprio in ciò che le rende inesistenti: quello spessore che si allarga e evapora, quelle linee di una precisione senza limiti, quello sfumare all’infinito… quella realtà che sebbene al confine della non-esistenza insiste alle nostre porte come l’inconfutabile, come le lezioni del passato al presente.
Stendhal nel suo trattato sull’amore scrive: "La minima sfumatura può essere il principio d’una ammirazione…"
La bellezza e con essa la verità non sono nella perfezione delle forme, nella chiarezza dei corpi che appaiono, e neanche nell’evidenza del loro esserci, bensì nel dettaglio, nel particolare, nella sfumatura, che sfuggono ad ogni controllo e possibilità di comprensione…
In fondo, attraverso e oltre le foto di Andrea, basta sospendere il giudizio, deviare lo sguardo, per confondere i confini fra ciò che esiste e ciò che non esiste, e cogliere che esistere è tutta una questione di sfumatura…

Nadia Iannicelli

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