Amare… arance amare!

Quanto sono buone le nostre arance? Quanto sono saporite!?!

Sin dalle scuole elementari ci insegnano che una delle maggiori risorse della nostra regione sia la terra, l’agricoltura.
I nostri imprenditori lo sanno bene, ma come ogni cosa, in Calabria, impariamo dagli esempi peggiori che esistono sul territorio e quindi se prima per la raccolta delle olive c’era lo sfruttamento della manovalanza femminile ora c’è lo sfruttamento dei calndestini.

Per esportare le nostre arance abbiamo importato il peggio dell’Africa: la sua capacità di adattarsi alle peggiori situazioni… assenza d’acqua, di igiene, di calore, di corrente elettrica, di servisi igienici, di spazi vivibili… di diritti umani.
Questo è oggettivamente visibile all’Ex-Cartiera, alla Rognetta e alla Collina. Questi i nomi delle tre baraccopoli di Rosarno e dintorni. Non è un’esagerazione: di baraccopoli si tratta.
Quest’anno la situazione rispetto al rapporto di Medici Senza Frontiere del 2008  è sostanzialmente immutata eccetto che all’Ex-Cartiera, la struttura più grande, per i suoi seicento ospiti sono stati installati otto bagni chimici e l’autospurgo del comune tre volte a settimana pulisce, libera quelle sottospecie di servizi igienici che ci sono nella struttura. Che lusso, eh?
La situazione è pessima.
No, anzi… più che pessima.

Ma queste persone sono abbandonate a sé stesse?
Possibile che pur esistendo siano così invisibili?

I soggetti attivi in questo contesto sono il comune di Rosarno, Medici Senza Frontiere (MSF) e OMNIA, l’associazione dei migranti di Rosarno.

La giunta del comune di Rosarno è stato sciolta qualche mese fa ed ora il comune è commissariato. Ovviamente non può fare niente per questa gente perché sono quasi tutti clandestini e offrire loro un servizio sarebbe perseguibile penalmente. Probabimente anche il campo tende che ha proposto la Protezione Civile sfumerà per motivi legali.
MSF è presente sul territorio da tre anni e offre le cure mediche di base, informazione sanitaria e collabora strettamente con OMNIA la quale offre assistenza legale, mediazione culturale e si occupa di progetti di integrazione sociale e culturale.

La situazione è grave, in bilico tra due fuochi: 1500 (questa la stima di MSF) uomini sfruttati e le cosche e gli imprenditori che hanno tutti gli interessi a mantenere basso il costo della manodopera agricola.

La cittadinanza tace, ogni tanto lancia qualche sasso e spesso qualche insulto.

La chiesa si lava la coscienza portando qualche panno che viene usato per qualche giorno di lavoro ma che dopo pochi giorni di lavoro diventa spazzatura non essendoci un posto per esser lavato. Eppure Cristo è qua. È qua che è nato Gesù bambino, non in una grotta nel deserto!


foto: Lorenzo Maccotta © tutti i diritti riservati

Altri link:

MSF rapporto 2008
MSF notizia del dicembre 2008
calabrianotizie.it

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