trapasso di decennio

Ero in treno il secondo giorno del nuovo decennio e mi dirigevo verso nord di qualche centinaio di chilometri per rivedere delle vecchie amiche.

Leggevo la camera chiara di Roland Barthes quando alzando gli occhi verso la parte opposta al mio finestrino intravedo nonostante il piccolo campo visivo l’arcobaleno, un arcobaleno stupendo, forte, intenso… sorrido e continuo a leggere.

Il viaggio lentamente continua e l’arcobaleno si presenta anche sul mio lato, il signore di fronte a me tira la tendina per non esser accecato dal sole e io ho maledetto il mio non possedere un grandangolo ma ci provo lo stesso, la luce sul suo volto è troppo stupenda e fuori quell’arcobaleno (in realtà doppio) è una splendida cornice. Prendo la macchina, allargo a 18mm, chiudo a f/8 per avere una discreta profondità di campo e nitidezza e mi spingo a 500 ISO, -2/3 l’esposizione… ok, il tempo è sufficientemente veloce! Lui china leggermente il capo come per uscire dal fotogramma, dalla storia.
Rabbrividisco… non vedo già l’ora di tornare a casa e godermela.
Non vedo l’ora di stamparla enorme!

trapasso di decennio