il cuore rallenta la testa cammina
Visitando i posti dove i nostri fratelli di etnia rom vivono ho avuto l’impressione di essere cattivo, ho avuto la sensazione di abitare un mondo cattivo in cui le minoranze non hanno il diritto di vivere secondo i propri costumi. Ovvio che questo non giustifica molti crimini che vengono imputati a loro, ma non è un popolo cattivo, forse molto istintivo, ma sicuramente meno cannibale di noi che ci diciamo civili.
No, io non sono civile… perché non li avrei relegati alle periferie più degradate della mia città.
Io sono razzista… sì, sono razzista, incivile e carceriere.
Questa raccolta di immagini è il risultato di tre esperienze nei campi rom di Torre Annunziata (NA), Palermo (La Favorita) e un incontro in piazza a Lecce, sempre guidato dalle suore comboniane, i padri comboniani o i laici comboniani.
Alterno un bianco e nero paesaggistico ad un volto a colori con l’intenzione di far vedere la loro bellezza e lo squallore dei luohi dove sono relegati; tutta la galleria è compresa tra due foto di due splendidi ragazzi in due espressioni differenti, una più seria, pensierosa, l’altra del tutto giovanile, gioiosa… sorridente!
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